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Il ciclomeccanico che fa correre le biciclette a Catania: intervista

Il ciclomeccanico che fa correre le biciclette a Catania ha una storia che inizia dalla “terra degli uomini integri”, il Burkina Faso. Non è per caso che incontro Abdoul Salam Ouedraogo e chiedo un intervista: lui un uomo di poche parole uno di quelli tutto di un pezzo “integri”, con sensibilità capacità nascoste e appena svelate da quelle poche parole che gli strappo.

E’ uno di quelli che ha capito che il posto fisso è una fregatura. La nostra società della certezza del posto spinge a vendere l’anima creando solitudine, servi piuttosto che persone con propria individualità. Salam ha sentito che il posto fisso significava la rinuncia alla propria anima. Dopo essere stato per anni dipendente ha scelto di mettersi in gioco e si è salvato!
Ha iniziato da un mese la sua impresa Atelier des vélos ,via Mario Sangiorgi n°20 a Catania.

Per i giovani che vogliono avvicinarsi al lavoro di ciclomeccanico consiglio di ascoltare le sue parole la sua esperienza.

Questo mestiere è ideale per gli appassionati della bicicletta. Figura essenziale quando si ha problemi con la bici. Perciò i ciclomeccanici sono molto richiesti, per questo motivo la loro professionalità è ambita. I più bravi godono di stima e successo, ma guai a farsi trovare impreparati sulle biciclette di ultima generazione. Oggi questa professione è molto più complessa che in passato e il ciclomeccanico è diventato anche un po’tra virgolette” ingegnere”, visto che tutto è un continuo di aggiornamenti tecnica.

Raggiungo la sua bottega e prima di scambiare due parole con Salam la mia attenzione è ferma al logo della sua impresa: viene ripreso con citazioni l’emblema del Burkina Faso, i colori della bandiera nazionale,cavalli affrontati e lance incrociate, l’aggiunta della corona del ciclista addossata alla stella del Burkina Faso

logo di Atelier des vélos

Burkina Faso – stemma della nazione

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo logo d’impresa cela uno sconfinato amore e attaccamento alla terra di origine.Sto scoprendo qualcosa della sua vita che lo anima senza che una sola parola esca dalla sua bocca!

Così inizia l’intervista e visita in bottega da Salam.

Ciao Salam potresti presentarti agli amici che ci seguono?

Io sono meccanico di biciclette. Dopo aver lavorato per anni nel settore della meccanica delle biciclette con altri, adesso ho la mia officina di assistenza.

Ci racconti come e quando hai iniziato a dedicarti con passione a questo lavoro?

Io sin da piccolo ho avuto la passione per il ciclismo. Nel 1989 per una serie di coincidenze fortunate ho avuto la possibilità di iniziare come apprendista meccanico  con monsieur Abdoulaye Nikiema, che aveva la sua officina per biciclette nello stesso quartiere della mia famiglia,  nella capitale del Burkina Faso.  Lui era anche meccanico della nazionale ciclistica del paese, per cui insieme alle biciclette di città nella sua bottega si lavorava anche alle biciclette da corsa.

Seguivo tutte le manifestazioni ciclistiche che si svolgevano nella mia città. Guardavo estasiato i ciclisti durante le gare e il mio sogno era quello di poter indossare i loro panni e gareggiare, ma all’epoca a Ouagadougou non esisteva una squadra di allievi e io non avevo l’età per gareggiare con gli atleti adulti. Monsieur Abdulaye Nikiema per premiare il mio impegno nel lavoro mi regalò una bicicletta da corsa e così cominciai a partecipare agli allenamenti ma in misura ridotta e adeguata alla mia età con il  “Group Fadoul”, una società ciclistica importante che mi dava anche una mano per sostenere le spese connesse alla pratica sportiva (bicicletta,  ricambi e di tanto in tanto un rimborso spese).

Piano piano ho raggiunto un buon livello ciclistico e a partire dal  1995 ho ricevuto diversi inviti da società europee: nel 1995 dalla  squadra francese “Peugeot” e nel 1996 dalla squadra belga “BBS”, poi sono passato a una squadra di Anversa. Nel 2001 ho iniziato il mio stage presso l’UCI,  l’Unione Ciclistica Internazionale che ha  sede a Aigle in Svizzera. Qui oltre a seguire il programma di allenamenti e gare facevo il secondo meccanico del centro in un’officina professionale molto all’avanguardia,  specializzata in  corsi di formazione professionale.

Cosa più ti piace del tuo lavoro?

Nel mio lavoro l’esperienza e la pratica contano moltissimo, senza mettere da parte la teoria ovviamente. Nel lavoro  meccanico mente  e mani  sono fondamentali.

Quali consigli daresti a chi desidera prendere ispirazione da te, avvicinandosi al mondo della ciclomeccanica?

Bisogna avere passione…pazienza…educazione… La bicicletta è un mezzo apparentemente semplice, ma bisogna conoscerla bene e bisogna stare molto attenti nel montaggio della bici prima  di consegnarla al proprietario.

Ho saputo da amici che hai partecipato ad una edizione della Parigi-Roubaix

Nel 2002 con la squadra  C.M.C. dell’UCI ho partecipato alla Parigi – Roubaix: un’esperienza unica e indimenticabile.

Avresti voluto rimanere nel mondo del ciclismo sportivo?

Sempre. Per me non era un lavoro, ma la mia vita. Ma non rimpiango nulla del passato, il mio percorso di vita e le relazioni con le persone attraverso il mio lavoro mi  hanno  fatto scoprire altri aspetti che prima sconoscevo come il cicloturismo, o altre pratiche sportive come il triathlon.

Qual è la tua vittoria preferita, quella che porterai sempre nel cuore?

Non ho il  ricordo di una vittoria in particolare, ma ricordo i successi alle tappe del Tour du  Faso e il calore della gente che mi faceva sentire un eroe.

Ho vinto il Tour du Mali  come classifica generare e classifica a punti 1999 e il Tour du Togo come classifica generale 2000.

Hai un idolo del ciclismo?

Laurent Jalabert: un ciclista completo. Riesce a dare ottime performance in qualunque situazione

Cosa hai imparato dal ciclismo sportivo?

Educazione. Il ciclismo è  sinonimo di lunghi allenamenti e fatica. Inevitabilmente ti cambia  e ti educa. Forse da l’esterno non sembra, ma il ciclismo è uno sport molto duro. Ma quando si ha la passione si scopre anche il lato divertente.

Auguri Salam in bocca al lupo per la grande prova d’impresa che ti aspetta…con i valori che ti accompagnano potrai scalare montagne! 

A.G.

CRONOACCHIANATA 2017 : video foto della cicloscalata

CRONOACCHIANATA 2017 : video foto della cicloscalata.

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Cronoacchianata 2017: incredibile messaggio alieno! VIDEO

Cronoacchianata 2017: incredibile messaggio alieno!il Video è una rivelazione che porta  a reinterpretare sotto una luce nuova e completamente diversa gli eventi passati delle precedenti cicloscalate……

Il ciclista viene premiato dalla giuria e come vedete in video subito pronuncia parole di una lingua sconosciuta, il cane di Giambattista Petrillo inizia abbaiare e diventa irrequieto…..

cose incredibili da paura!!!

Giorni vacanza biciclette e brevi pause: calendario festività


Stiamo per spendere il tempo con la famiglia, le nostre biciclette, probabilmente in giro a pedalare sull’Etna per godersi i colori della natura vulcanica panorami e la frizzante aria do Mongibeddu.

Apprezziamo sinceramente tutte queste ore che verranno perché ci regalano libertà e gioia ma anche un meritato riposo.

A Natale sarà una pausa breve: chiusura il 25 e 26 dicembre.
Riapriremo regolarmente dal 27 fino al 30 dicembre.

31 dicembre chiusi.
Il 2 gennaio 2017 si ritorna in sella!

Grazie per il sostegno che ci avete dato nel 2016.
Un grazie ancora a tutti i clienti, fan e amici catanesi.

Buone feste e buone pedalate a tutti!  🙂

Red Hook Criterium 2016: intervista a Keira Mc Vitty di WhyBeNormal?

Red Hook Criterium 2016 Brooklyn, intervista a Keira Mc Vitty TEAM femminile di WhyBeNormal?

why be normal logo


Non è un caso che mi occupo della squadra inglese WhyBeNormal?: uno dei due manager che coordinano il team di cicliste è un catanese l’avvocato Marcello Marina, appassionato di ciclismo patron di 110+RPM,  insieme a l’ex atleta pugliese Roberto Ribaud, olimpionico e campione nazionale di corsa (400 metri piani).

Le atlete del team, sono le inglesi Keira McVitty (20 anni), Jo Smith (26), Hayley Edward e Corinne Price (33); l’australiana Leeana Kate James (33 anni), la tedesca Johanna Jahnne (33) e l’italiana Corinne Casati (18 anni).

Corrono tutte su Bici CINELLI , il top nel settore ciclismo.

Lo scorso febbraio la squadra era a Catania per allenarsi sul circuito dell’Etna e poi a Taormina: incuriosito vedere dal vivo queste future campionesse Red Hook Criterium ho pensato di incontrarle.

Sicily Catania : Keira McVitty, Johanna Jahnke, Corinne Price, Corinne Casati, Hayley Edwards, Marcello Marina, Andrea Genovese

Sicily Catania : Keira McVitty, Johanna Jahnke, Corinne Price, Corinne Casati, Hayley Edwards, Marcello Marina, Andrea Genovese

Ma cos’è davvero questa gara?
Red Hook Criterium è un campionato sportivo mondiale per bici senza freni a scatto fisso fixed, uno degli eventi sportivi più spettacolari al mondo dove gli spettatori possono vivere una serata di gare all’insegna dell’adrenalina, un’atmosfera senza eguali.

E’ al Red Hook, il vecchio terminal per le crociere di Brooklyn, che si è svolta la competizione ciclistica più importante d’America dove oltre a lo spettacolo si sono visti un incidente grave e diversi atleti feriti: inspiegabilmente una moto si ferma in mezzo alla pista e i corridori a tutta velocità si schiantano su la moto uno sopra l’altro. Una trentina sono riusciti a evitare l’impatto ma cinque corridori sono finiti in ospedale.

Red Hook Criterium 2016 Brooklyn :la motocicletta si ferma per mancanza benzina... è l'inferno!

Red Hook Criterium 2016 Brooklyn :la moto si ferma per mancanza benzina… è l’inferno!

La gara maschile è stata vinta dallo statunitense Colin Strickland che è andato davvero veloce rimanendo da solo a tagliare il traguardo. Dietro di lui Ivan Ravaioli del Team Cinelli, gloria italiana ciclista romagnolo ex gregario di Pantani e vincitore titolo Rhc 2015, ex professionista alla Mercatone Uno è uno dei più forti atleti Master in Italia.
Nella gara femminile, domina la spagnola Ainara Elbusto, già vincitrice del titolo Rhc 2015, una brutta caduta è avvenuta al penultimo giro e almeno 5 atlete sono rimaste coinvolte.

Nella classifica finale femminile 2016 Keira si piazza al quinto posto con 22 punti.

La Mc Vitty ha contribuito a formare il team a Londra con Ribaud, studentessa universitaria di grafica e arte.Ma adesso lasciamo parlare lei….

Ciao Keira potresti presentarti a gli amici che ci seguono?

Il mio nome è Keira McVitty e ho 20 anni. Sono una ciclista quarta generazione così una vita su due ruote era quasi impossibile da evitare! Il mio pane burro è corsa su strada e gare in pista, ma da lo scorso anno ho intrapreso una nuova avventura – criterium scatto fisso. Il mio primo RHC è stato a Londra nel 2015 e adesso sono agganciata (gioco di parole…) per tutte le gare della RHC 2016.

Sei stata premiata come la più combattiva …complimenti!

Ho appreso in qualche modo la buona forma dalle corse su strada nella prima RHC a Brooklyn, ho cercato solo il buon divertimento! Il risultato di questo il premio vinto come la più combattiva!

Come stai dopo l’incidente e come ti senti fisicamente dopo questa gara?

Per fortuna non sono schiantata, ma la mia compagna di squadra Edwards Hayley così come un sacco di corridori sono rimasti coinvolti in incidenti. E’ stato difficile mantenere la mia attenzione quando ho visto sbattere duro contro le barriere.

Cosa ne pensi di Red Hook Criterium Brooklyn?

La corsa di Brooklyn è stata uno delle corse più belle che ho vissuto nella mia breve storia delle gare. Il mio cuore fisso salta a ogni doppio tornate…. è un battito continuo attraverso la velocità!

Cosa ne pensi di incidenti e cadute frequenti?

Penso che sia solo una parte della corsa e forse uno dei motivi perchè gli spettatori amano questa gara!

Come hai fatto a combattere la stanchezza nei momenti difficili?

Tanto riposo e sonno…. mi piace rilassarmi e ascoltare musica. Cerco solo cose semplici!

Gli applausi degli spettatori sono probabilmente la migliori sferzata di energia, come hai reagito?

Mi piace l’atmosfera, correre di notte, con tali grandi folle è un brusio enorme. Anche se una volta in gara io sono concentrata sul momento e su quello che c’è bisogno da fare all’interno della gara.

Quanto ti sei allenata in preparazione di questa gara?

Io non mi preparo appositamente per criterium, ma la mia forma fisica viene dalle corse su strada e la pista per me  significa che posso correre duro… semplicemente godermi l’esperienza. Non è un passaggio naturale… ma sto lentamente migliorando nelle corso dei circuiti più brevi.

Come sono i rapporti le relazioni anche amichevoli e personali con gli altri corridori di squadre avversarie. Hai fatto conoscenze nuove?

Il modo migliore per descriverlo è come una “grande famiglia allargata”. C’è sicuramente un rispetto reciproco tra coloro che competono all’interno di Red Hook. Si tratta di una gara intensa, oltre ad essere potenzialmente pericolosa quindi è bene avere amici in pista che guardano fuori per noi! Trovo che la mia più grande forza è data dalla mia squadra WhyBeNormal?

Hai avuto la possibilità di parlare di incontrare bike messengers?

Sì, naturalmente! I corrieri in bicicletta sono un altro tipo diverso di piloti che competono a RHC. Ho un grande rispetto per questi ragazzi, non ho potuto parlare in gara con loro purtroppo!

Com’è lavorare correre per il Team  ‪‎WhyBeNormal ?

E ‘impressionante, nulla di più perfetto, naturalmente, ma stiamo cercando di aspirare ad essere un insieme più professionale up. Spero che la nostra squadra può essere fonte di ispirazione per gli sponsor all’interno del ciclismo femminile e di contribuire a ispirare più donne a credere di poter fare di più!

Il 9 luglio a Londra un’altra gara, ritornerai in Sicilia qui a Catania sull’Etna per allenamento?

Spero di tornare, ma fino a quando la mia intensa stagione non è finita non sarò in grado di visitare ancora Catania. E’ stato bello preparare la mia forma fisica in Sicilia, adesso debbo prepararmi bene per la prossima stagione. Sono concentrata sulla mia corsa su strada e anche a il London RHC!

Grazie Keira e auguri !

auguri al ciclismo fixed femminile e al Team  WhyBeNormal?


 

Dopo questa prima tappa a Brooklyn il campionato mondiale proseguirà a Londra, Barcellona, per poi concludersi a Milano l’1 ottobre.

 

CRONOACCHIANATA 2016 : “WHERE ARE WE NOW”?

Si conclude la Cronoacchianata 2016, l’interrogativo è “WHERE ARE WE NOW”? “Dove siamo adesso?”
Difficile dire cosa sia la Cronoacchianata…., queste fatiche dei ciclisti urbani che vi partecipano ogni anno.

Cercando di trovare delle risposte è stato da noi definito come un campionato di goliardi ciclisti catanesi e di ciclisti che sfuggono alla noia….., anche il segreto è stato svelato!

Qui in tabella i vincitori e i partecipanti :

Cronoacchianata 2016 classifica

Cronoacchianata 2016 classifica

 

Come ogni anno ecco il magistrale video di Gianluca Ricceri che riprende le immagini delle Cronoacchianata 2016. Il video subito aperto presenta l’interrogativo “WHERE ARE WE NOW?”



L’interrogativo non è altro che il ritornello del brano di David Bowie che si materializza in video assieme al volto di Attilio Pavone, ideatore della Cronoacchianata, sul faccino di due vecchi peluche.
Espressione contrita di David Bowie e sfottente di Pavone quello che se la ride.
David Bowie che esprime col canto pensieri inquieti e lo sfottente Pavone… Si canta i luoghi a cui si legano le decisioni di ieri, le incertezze piantate nell’oggi.

Ma ninni futtemu !! 🙂
con risposta “mutu e acchiana”….!
Ecco ancora giù con la goliardia… il piacere della compagnia in Cronoacchianata.

“WHERE ARE WE NOW?” svela il pensiero che “ruota” attorno questo incontro di ciclisti urbani.

Estratto dalle prime strofe del brano musicale Where Are We Now di David Bowie eccole tradotte :
“Dove siamo adesso? Nel momento in cui lo sai, lo sai…Purché ci sia il sole, purché ci sia la pioggia, purché ci sia il fuoco, purché ci sia io, purché ci sia tu”.

La Cronoacchianata c’è…!!

Alla prossima… nel 2017, TUTTI DEVOTI TUTTI!

 

 

(foto dei partecipanti alla Cronoacchianata 2016)

Handbike, Staff Benda Bilili e la saggezza della ruota

Racconto oggi l’incredibile storia degli Staff Benda Bilili! che rappresenta una toccante avventura umana legata alla musica e alla saggezza della ruota….handbike.
Benda Bilili! sono un gruppo di musicisti paraplegici di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), diventati famosi e conosciuti grazie a un fotografo e un pubblicitario francesi, Renaud Barret e Florent de la Tullaye.

La mobilità di queste persone svantaggiate fisicamente avviene tramite vere e proprie biciclette per handicap le handbike.

Breve parantesi:
una handbike è un particolare tipo di bicicletta, che si muove tramite delle manovelle mosse grazie alle braccia umane. È quindi spesso usata da persone con disabilità o malformazioni agli arti inferiori, sono su tre ruote (triciclo) e adatte per persone in sedia a rotelle. L’Unione Ciclistica Internazionale  ha riconosciuto e prevede competizioni ciclistiche con le handbike per atleti diversamente abili su strada e su pista; questa disciplina è definita Paraciclismo.

 

Benda Bilili! handbike

Benda Bilili! handbike

Ma ritorniamo alla storia…

Tutto comincia nel 2005 a Kinsasha, città nota per l’estrema povertà dove regna sofferenza, legge del più forte e la sopravvivenza è più che difficile. I due francesi vivono lì da cinque anni e hanno fondato insieme la Belle Kinoise, una piccola società di produzione che ha realizzato tra le altre cose un video sulla boxe femminile nella capitale.

I due registi sono in viaggio da un mese per cercare di girare un documentario sulle musiche urbane,  conoscono lo Staff Benda Bilili e il suo leader Ricky, un gruppo di musicisti handicappati che vivono nella miseria più totale, ma animati da un’energia, un ottimismo e una generosità infallibili, e che cantano in continuazione: “un uomo non è mai finito, la fortuna arriva inaspettata, dormivo nei cartoni, bingo, ho un materasso!”

Florent e Renard hanno scoperto lo Staff casualmente, per strada, e da allora non hanno smesso di filmare questi malridotti ma allegri ragazzi in bicicletta e carriole.

Voglio ricordare il contesto della piazza dove li trovano: i musici sono nel ghetto dove convive la povertà e la violenza, l’Agence Nationale des Renseignements una specie di FBI locale, militari feroci, e lì, in piazza, Florent e Renard si rendono conto ben presto che tutti i commercianti e gli operatori sono in realtà poliziotti in borghese….

Un luogo dove “Gesù è morto”!

Col passare del tempo, guardano l’orrore di quella città di quei luoghi ma sono folgorati da questo gruppo amatoriale, sconosciuto al di fuori del ghetto.I due francesi offrono a questi non professionisti l’opportunità di registrare in uno studio di Kinshasa.
Hanno anche convinto Crammed disc, un’etichetta indipendente belga specializzata in rock alternativo e musica africana tradizionale-moderna, a ingaggiarli. Vincent Kenis, ex musicista di Papa Wemba e ora produttore artistico a Bruxelles, li ha registrati di notte allo zoo di Kinshasa con un MacBook e un microfono che era stato usato da Jacques Brel.

Le prove si svolgono all’aperto,

coinvolgendo Roger Landu, un adolescente piccoletto incontrato casualmente per strada con il suo strumento (un ramo, una corda e una latta di conserva)…. si inizia!

Staf Benda Bilili, Roger Landu

Staf Benda Bilili, Roger Landu

Dopo un anno riunioni, disco, primo concerto locale, un’uscita mondiale dell’album nel 2009, passaporti e aereo, successo travolgente al primo concerto francese agli Eurockéennes di Belfort e tournée europea trionfale (Germania, Scandinavia…), ricevimento presso ambasciatori sudamericani…, Benda Bilili! sbarca al Festival di Cannes.

Benda Bilili!  È leggenda…. è una sconvolgente storia umana sostenuta dal potere liberatorio della musica. Guardare oltre le apparenze.
Ma la chiave di tutto sta in questa affermazione di poco tempo fa del leader Ricky : “oggi hai un piatto, ma ieri mangiavi per terra. Amico mio, non dimenticare mai che il vento può girare!”.

Girare sì…. gira proprio come la ruota della bicicletta ! handbike….

Conservo questa straordinaria storia e continuo ad ascoltare fin oggi  Staff Benda Bilili!
BEC sigillo

 

CRONOACCHIANATA STORY YEARS 2011-2013-2015

Un po’ di storia di CRONOACCHIANATA del 2011-2013-2015….. Devoti ciclisti siete pronti?

Iniziano i preparativi per la sesta edizione del campionato più atteso dei ciclisti urbani di Catania.

Anche qui è stato scritto qualcosa negli anni passati…., abbiamo parlato di  campionato di goliardi ciclisti catanesi e di ciclisti che sfuggono alla noia  .

I cronofratelli ciclisti quest’anno si riuniranno ai piedi del colle Montevergine il 7 febbraio.
Link utili :
per iscriversi  http://cronoacchianata.altervista.org/iscrizione.php
fan page Cronoacchianata   https://www.facebook.com/cronoacchianata/
evento facebook  https://www.facebook.com/events/779417788858232/

 

 

La Cronoacchianata: campionato di goliardi ciclisti

ciclista dedicata

Devoto ciclista devoto della Cronoacchianata

 

cronoacchianata drappo

Festa di Sant’Agata a Catania i ciclisti rendono omaggio alla Santa con due gare . In città di ciclisti “devoti” in festa che ve ne sono due schiere: una di corridori e l’altra di scalatori.

I corridori a Catania vi assicuro che non sono pochi: ogni anno il 1 febbraio la loro gara CRITERIUM TROFEO SANT’AGATA

organizzata dall’associazione  ASD Libertas Ciclisti Catanesi : cicloamatori che praticano questo sport con maestri ciclisti anziani che ancora oggi sono la memoria storica del ciclismo catanese. Sono un gruppo davvero unito e forte.

Vediamo chi sono gli scalatori: ciclisti dell’area urbana del centro della città, sono ragazze ragazzi uomini e donne che prediligono la bicicletta per i loro spostamenti quotidiani, fanno parte della Critical Mass Catania, di #Salvaiciclisti #Catania , Associazione Zeronove Ciclofficina, Ruote Libere…..Il loro evento è una gara: la CRONOACCHIANATA ! Questo il link dove avere informazioni contatti e per iscriversi alla gara.

Ma cos’è la Cronoacchianata?
Un campionato di goliardi ciclisti urbani!
E’ un appuntamento per vivere insieme una ricerca dell’ironia, avventura e piacere di stare insieme in compagnia.

Scalare a cronometro il colle Montevergine, cioè la via di Sangiuliano, in bicicletta partendo da fermo all’incrocio via Manzoni via Sangiuliano…., è una cosa non semplice visto la pendenza di questo colle!
Goliardi perchè? I catanesi sono simpatici, teatranti improvvisati e con la battuta sempre pronta…Se date uno sguardo alle iscrizioni della gara leggete i nomi dati alle biciclette in gara..: “Graziella truccata”, “Agnese, ccioia ro me Cori”, “Missile perforante”, “AirBusivo – unofficial fontanarossa bike taxi”, “romina tutto pepe”, “Super A rotELLE”, “Gazelle super super senza niente”…ecc.

Questo 5°anno della Cronoacchianata coincide con i 5 anni di attività Bici Express a Catania: siamo coetanei.
Vi annunciamo che Bici Express parteciperà alla gara portando una novità assoluta : con immenso sacrificio muscolare…., scaleremo il colle con la nostra Cargo Bike dal nome di battesimo “CA’CE’ U CARICU!”

CA 'CE' U CARICU

CA ‘CE’ U CARICU

Qualche informazione storica in più la diamo noi su questo evento goliardico: la Cronoacchianata è tutta idea del cicloattivista Attilio Pavone. Attilio ha anche il merito di aver fondato in città il gruppo #Salvaiciclisti Catania che in questi anni è il più attivo e portatore di  iniziative a difesa e sostegno della ciclabilità. Merito dei Salvaiciclisti la sensibilizzazione di tutta la società civile al tema di una mobilità sostenibile e la capacità di smuovere l’Amministrazioni locale a prendere decisioni impensate, come ad esempio l’autorizzazione al passaggio delle biciclette su le corsie preferenziali e il provvedimento del Lungomare Liberato.

Qui video della quarta edizione

 

Appuntamento domenica 8 febbraio ore 9,00! Tutti devoti tutti…!!  🙂
BEC sigillo